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SALA CIRCLES DI MILK STUDIO: QUALITÀ E VERSATILITÀ SONO UN MANTRA

Sala Circles di Milk Studio: qualità e versatilità sono un mantra

Perché limitare una sala di registrazione al solo doppiaggio? Come è possibile ricavare una regia Dolby 5.1 in spazi ridotti?
Se il progetto è chiaro, i quesiti progettuali trovano le risposte in soluzioni sorprendenti.
Alberto, Mario e Francesco – i fondatori di Milk Studios – hanno ampliato il loro raggio di azione, grazie alla loro nuova sala “Circles”. La regia e la sala di registrazione sono nate sotto il segno della polivalenza e della versatilità.

La vita è come un cerchio 

Quando grandi valori professionali e umani si incontrano, tutto diventa più semplice e armonioso. Così è stato anche per la nascita di una realtà di post-produzione audio capace di gestire in toto progetti davvero prestigiosi. Stiamo parlando di Milk Studios.
In Milk, la sinergia creativa tra Alberto Rossetto, Mario Struglia e Francesco Wolf ha trovato il suo habitat naturale.

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I tre, in realtà, si conoscevano da tempo: Alberto e Mario avevano già lavorato insieme in ambito audio-musicale, mentre Francesco Wolf – attore di cinema, TV e teatro – addirittura è un ex compagno di liceo di Alberto. Ritrovatisi quasi per caso, le loro professionalità si sono incontrate in Milk. Le competenze tecnico-musicali di Alberto e Mauro collimano con la direzione artistica di Francesco. Un equilibrio a 360°, evocato dai cerchi geometrici di Circles.

Noi, i cerchi di Circles, li abbiamo costruiti. Su progettazione di Studio Sound Service.

Roma Nord, anno 2012

La prima mini-sala di Milk prende forma nel 2012, in un ex deposito posizionato strategicamente nella zona Nord di Roma. Gli attori provenienti dalla scuola artistica romana, infatti, hanno dato voce ai progetti pubblicitari seguiti da Milk in tutta Italia.

Nel 2017, la prima riqualificazione dell’edificio è stata seguita dall’aggiunta di un nuovo studio (regia e sala di registrazione): la sala Circles. Questo studio compatto ed efficiente è quello che ha maggiormente contribuito al lancio della realtà di Milk in più settori: dal pubblicitario, ai videogiochi, dall’e-learning ai podcast. 

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Circles: una sala, una mentalità

L’eterogeneità sempre crescente dei progetti ha richiesto la realizzazione di una sala molto più versatile rispetto alla precedente. Le sale di Milk, infatti, avrebbero dovuto animarsi non più di sole voci, ma anche di musiche e suoni. Il background musicale di Alberto e Mario si sarebbe così espresso in un’offerta ancora più di valore.

Milk si occupa di post-produzione audio con un approccio da direzione di produzione. Segue il progetto del Cliente come interlocutore unico, occupandosi di tutte le attività e le professionalità che gli orbitano attorno. Un servizio a tutto tondo, circolare, senza spigolature e dalla mentalità sempre aperta. Ecco perché “Circles” (cerchi). 

Definita l’idea, e il progetto di Studio Studio Sound Service, il team di Proaudio lo ha costruito.

Un’area inutilizzata di Milk ha lasciato spazio a una regia e una sala di registrazione. La vera sfida è stata progettare e costruire in spazi contenuti.

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Una sala pragmatica e polivalente

Torniamo alla domanda in apertura: perché limitare una sala di registrazione alla sola funzione di doppiaggio?

La richiesta principale per il progetto Circles è stata quella di raggiungere il perfetto equilibrio tra qualità e versatilità, dal momento che la sala di registrazione sarebbe stata impegnata su progetti musicali, oltre che di doppiaggio.

La scelta progettuale vincente è stata quella di sacrificare spazio in regia a favore della recording room. Oggi, Circles è dotata dello spazio sufficiente per la registrazione di un attore, ospitando un assistente al doppiaggio e mantenendo lo spazio per i brusii (e ovviamente il leggìo).

Dal punto di vista acustico, la sala risulta molto meno asciutta rispetto alle classiche sale di doppiaggio ed è dotata della “freschezza” ideale per progetti musicali.
Non a caso, il primo progetto registrato in Circles è stato un album di chitarra baritona.

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Versatilità è stato il mantra alla base del progetto. Ecco perché abbiamo dotato la sala di registrazione con 4 linee cuffie e 24 linee microfoniche.

La realizzazione della regia ha seguito la stessa linea progettuale. Nonostante la metratura ridotta, può ospitare un sistema Dolby 5.1, grazie allo spazio per i monitor nearfield su fronte e sul retro. 

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Come è possibile ricavare una regia Dolby 5.1 in spazi limitati?

Ottimizzazione degli spazi e desk mobile sono la soluzione.
L’equipment è posizionato su un rack mobile verticale, piuttosto che sul classico orizzontale, per guadagnare il più possibile spazio.
Il desk è stato pensato per muoversi su un asse longitudinale e posizionarsi su due set-up di lavoro: uno per il mixing, in posizione mediana, e uno per la registrazione, in posizione avanzata per concedere più spazio alle persone in regia.

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La metratura a disposizione è stata sfruttata al massimo, tanto da poter lavorare su colonne sonore cinematografiche in Dolby 5.1. Una su tutti, la colonna sonora del film “La pazza gioia” di Carlo Virzì (regia di Paolo Virzì).

Dal punto di vista estetico-funzionale, i diffusori non potevano non rimandare al nome della sala. Tanti piccoli cerchi ottimizzano l’acustica della sala di doppiaggio e della regia che hanno ospitato attori come Willem Dafoe, Greta Scacchi e Salvatore Esposito.

Pronta per il prossimo progetto

Fresca, compatta, pragmatica. La sala Circles è il fiore all’occhiello di Milk, una realtà di post-produzione audio che fa tesoro della qualità e della versatilità delle competenze che ha a disposizione.

Anche grazie alla nuova sala, Milk Studios può accogliere il cliente per il brief progettuale e offrire le soluzioni artistiche e tecniche più adeguate al suo budget.

Author: Tellem